lunedì 22 giugno 2020

Pilot 2

Cinque anni dopo, non sono ancora riuscito a sviluppare un blog, anche se ne avverto periodicamente l’esigenza. Nel frattempo sono stato barman, commesso e lavapiatti nel caffè di una cittadina inglese del nord, ho imparato a svoltare in bicicletta, sono diventato un insegnante precario, ho vissuto per tre anni sulle isole della laguna veneta, ho compreso l’inclinazione alla bestemmia dei suoi abitanti, ho preso un aereo per andare a conoscere un ragazzo di cui mi ero innamorato in chat, ho scritto e composto tre canzoni in inglese, di cui una dedicata al ragazzo di prima (che intanto non sento più da un anno), colleziono cappelli per tutte le stagioni per nascondere la calvizie, compro solo scarpe con la suola alta per raggiungere in tutto 168 centimetri di altezza, ho sviluppato un’adorazione insana per gli editoriali di Marco Travaglio e le dirette facebook di Andrea Scanzi, in tv guardo solo La7, mentre online passo da una serie Nextflix al trash migliore di YouTube (da Lilly Meraviglia alle dirette registrate di Pierre la Sultana), ho iniziato a scrivere un libro su un’adolescente difficile che alla fine scopre di essere gay. Potrei essere io.  

venerdì 23 gennaio 2015

Pilot

Mi sto rifacendo una vita e in questa vita studio lettere, come nell'altra, però ho cambiato ordinamento; salto mezz'ora di studio piuttosto che la colazione; eseguo tre volte a settimana addominali e piegamenti sulle braccia, anche se non sembra, a guardarsi; coltivo una piantina di basilico in cucina e amicizie disinteressate un po' ovunque, tranne che in cucina per ragioni di spazio; vivo a Roma, una città in cui tutte le cucine sono troppo piccole; credo ancora nell'amore e ho la sensazione di essere sempre stato single; ho un blog.